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martedì 5 ottobre 2010

Wunderkammer d'esseri umani

"La signora Osanna è tornata".
La signora Osanna è quella che mentre sono seduto al suo terminale per capire quali danni ha prodotto dal punto di vista hardware/software/metafisico mi infila le dita nei capelli esclamando quasi in un pre-orgasmo: "come sono belli".
La signora Osanna fa parte dell'enorme sotto insieme degli utonti repressi e arrabbiati - informaticamente parlando.

E' quella che dice "cazzo, sto bocchino non va una miseria" o "Fèt bàn inculér" mentre batte, anzi, mentre schianta le proprie mani sulla tastiera. Le stesse mani a cui sono collegate le dita che infila avidamente nella folta chioma del sottoscritto.

La Signora Osanna rappresenta perfettamente una tipologia di utente che non è avezzo all'informatica; quasi con certezza rientra nella categoria di persone che se cambiano televisore e di conseguenza telecomando, non capiscono più che tasti premere perché "è tutta un'altra cosa!".

Ma nonostante la forte necessità di escapismo che mi si agita in cuore - e nei piedi - quando la signora Osanna mi contatta, rispondo sempre alle sue domande, visto che in ogni caso contengono già la risposta. Ad es: "Non si vede più nulla sul monitor, cosa faccio lo riavvio e vedo se riprende ad andare?", "la stampante inizia a farmi tutti i caratteri che si vedono poco, devo forse cambiare il tonner (si perché lei lo chiama il tonner, un misto tra il Tonno e il toner della stampante) visto che si è accesa la spia cambiare il tonner?"

Io credo che se si spegnesse tutto e non ci fosse più corrente elettrica - cosa che farebbe venire un infarto allo Sballolio - per campare farei il fornaio. Ma alla signora Osanna risponderei comunque alle telefonate, soprattutto a quella più bella: "Sono qui ma non si accende nulla, cosa faccio?"

2 commenti:

  1. Che meraviglia la signora Osanna! Me fa penza' a la mi mamma. Non hai mai preso a schiaffi nessuno?

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  2. Per adesso no, la mia pazienza e la mia calma dovrebbero essere distillate, condensate e riprodotte sinteticamente.

    Ovviamente poi vendute per mio guadagno.
    E per la gioia del popolo o per la tristezza.

    Io sono quasi come Gandhi, nel senso che lui era troppo avanti e io ho un limite, passato quello divento tipo il demonio ^_^

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