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domenica 12 settembre 2010

Londra di nei ne ha quanti Bruno Vespa

Tutto iniziò con questo indirizzo:

26 Whymark Ave, Wood Green, 
N22 6DJ
London (of course),
Tube Station: Turnpike Lane

Che, guarda caso, è il mio indirizzo di casa. Già perchè da ieri sera ho una casa. 93 sterle a settimana, fronte metro (o quasì), pochi minuti di tubo dalla mia università. A vederla sulla mappa sta così lontana dal centro, la mia casetta. Ed in effetti a piedi ci vorranno 2 giorni buoni di cammino.
Il proprietario, come tutti i proprietari di casa qui, è turco-cipriota. Non fraintendetemi, non sono tutti ciprioti, ma turchi spesso e volentieri. O ebrei. Ad esempio, ho avuto a che fare con Amir, che gestiva il pub più fico di Kentish Town (vicino Camden, sempre Town) e al piano di sopra affittava una casa-torre con beer-garden privato. All'interno, un loft enorme per il sottoscritto e 8 fra australiani, neozelandesi e chissà cos'altro. All'esterno, vernice scrostata e tanta birra. Prezzo stracciato. Unico neo: nessun contratto. Avrei dovuto consegnare i miei soldi al menager del pub in una busta chiusa per bloccare la stanza e aspettare che mi richiamassero. Quando ho scritto ad Amir: dove devo firmare, lui mi ha risposto "nothing to sign". Quando gli ho chiesto di incontrarci, lui mi ha risposto: "there's no need. The room has gone". Ecco, questo era l'altro unico neo. Nessun contratto, nessuna stanza.
A casa mia, invece, quella vera, una stanza ce l'ho eccome. Enorme. Con divano e letto matrimoniale e ampia vetrata. Non fraintendetemi, anche casa mia ha il suo neo. Ad esempio, non posso fare più di una lavatrice a settimana, altrimenti devo pagare 3pound a Erkan, il turco-cipriota (molto attento, ligio e solerte, vi dirò). Oppure se voglio ospitare qualcuno devo pagare 5pound a ospite. Questo, a suo dire, per evitare situazioni di squatting. Ecco, questo è un grande neo, ma bypassabile con la collaborazione dei miei nuovi coinquini, si spera. Una lettone, una polacca, due italiane e un portoghese. E' una specie di casa-ryanair: paghi il volo ad un prezzo stracciato, ma se vuoi gli extra sganci qualcosa. Ci può stare come compromesso? Ve lo dico da sabato,quando mi trasferisco e incontro i miei nuovi coinquilini. Già, perchè in tutto questo non ho mai visto nessuno di loro. Freddie Kruger è in agguato.

Prima di Erkan-il-turco-cipriota, ci sono state nell'ordine: l'islandese che partiva e lasciava la casa dei sogni, carissima e irraggiungibile. La casa pub del buon ebreo che-dio-lo-abbia-in-grazia-anche-lo-zio-Adolfo-cercava-casa-a-Londra. Una casa di cui non ricordo nulla se non che nel mio taccuino c'è scritto "NO SHITHOLE". Un'altra che non ho fatto in tempo a vedere perchè già presa da qualcuno pochi minuti prima che vi giungessi per il viewing. Poi che altro? La casa di Friends, stupenda, due piani soppalcati, mega salotto mega stanza mega coinqulini ultrasimpatici (mexico&nuvole) che facevano le selezioni fumando pigramente drum sul divano mentre gli astanti, nervosi, cercavano di fare del loro meglio per apparire interessanti. Me compreso. Immaginatevi che stile.
A seguire, casa da 40 mq su due piani con 4 stanze, bagno, cucina e sgabuzzino. 40 mq, ripeto, qualora vi fosse sfuggito, con merda di cane davanti al portone e le famiglie povere di arabi che tornavano a casa con 8 bambini. Le madri coperte da capo a piedi, a pochi metri dalla stupenda Brick Lane. Ma quei pochi metri portavano ad un altro mondo, fatto appunto di merde di cane e baby gang appoggiate al muro che ti squadrano.
Ma la casa più bella è stata quella che non ho visto. Sono arrivato verso le nove e mezza in metro. Era l'ultimo avamposto della civiltà, vicino Wembley. Ma non troppo. Io, bianco, vestito di bianco, nel ghetto. Intorno a me solo neri che camminavano a gambe larghe, con le catene d'oro al collo e i crocchietti ai crocicchi e i denti battevano dalla paura. Sirene della polizia in lontanza, ovviamente, e la spiacevole sensazione di essere seguito. Ho preso il primo bus per fuggire di lì, senza mai recarmi all'appuntamento.
Molto peggio della carrello rovesciato sotto il ponte San Donato, Biassoni, molto peggio. O del drogato davanti casa Caduti, Bagnoli, molto peggio.

Insomma, davanti a tutto questo, capisci che Londra è profondamente subdola. Ti sfianca, ti spaventa, ti ammazza con i suoi interminabili tragitti in metro e ti butta giù, tanto giù per un paio di giorni. Dopo, ovviamente, averti illuso il primo. E così ti trovi a vivere nelle case-Ryanair e a ringraziare Iddio di poterlo fare a soli 370e passa pound al mese. Quando, con quella cifra, a Bologna fai colazione con mamma Cancellieri a palazzo d'Accursio o compri palazzo Garrovo.

Fuori c'è il sole, meglio approfittarne.

4 commenti:

  1. Ironicamente:
    io pago lo stesso prezzo che pagavo a Bologna
    sono alla stessa distanza dall'uni
    sono vicina al centro ma circondata da bosco
    sono ai piedi di una collina con la stessa pendenza
    gli autobus passano con la stessa frequenza di giorno, smettono alla stessa ora di sera, e non corrono nei weekend
    raggiungere un supermercato da qui è pressochè impossibile ma ne vale la pena perchè abbiamo un salottone con porta finestra che da sulla veranda e si riempie di sole di pomeriggio.
    Gli ospiti che si fermano a dormire perchè "ormai è già passato l'ultimo bus" possono dormire sul comodo divano letto matrimoniale in salotto.
    Ci sono n fottio di cicale.
    Giuro che ieri ho anche visto una vespa vasaio.

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  2. peccato che gli autobussi non corrano nei weekendi.
    il weekende è un'ottimo momento per fare un po' attività fisica, come la corsa, e dedicarsi a se stessi, magari facendo un bel viaggio in moto.

    insomma, se sei autobus non è detto che tu non possa fare moto, nel weekend.
    al contrario, se sei moto puoi solo fare moto, e non autobus, se no ti prendono per pazza.

    conclusione: essere autobus non è così male, anche perchè smetti di lavorare presto a quanto pare. e se vai nella playa ti vestono da bruco.

    è lunedì, sono in ufficio, e non ho voglia di fare un cazzo.

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  3. Poor cataudo, and poor frightened Lillo. La inner city pressure della città ci svanirà da dosso presto. Basta che non giri di notte con cose di valore addosso, magari invece con un portafoglio sacrificale senza documenti e con le venti sterline che tengono il mugger buono. Considerala un altra tassa.
    Fidati che alla terza o quarta rapina c'avremo fatto il callo.

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  4. Anche a bordeaux c'erano delle zone diciamo non bianche però tutt'altro che minacciose. tipo l'algerino che fa il sound system con la sua golf del 92 piantata in mezzo a una piazzetta o parrucchieri dove non hanno mai visto un capello liscio naturale. spezie omicide in ogni piatto e solo persone gigantesche, anzi enormi a camminare sui marciapiede. Ma non minacciose. Lillo, cazzo, sei un siciliano!! Imponiti, gesticola, minaccia subdolamente gesticola e se necessario suona il marranzano ogni volta che qualcuno ti fissa. Vedrai che le cose si metteranno meglio.

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